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martedì 25 giugno 2013

CIMITERO DI PRAIA: COME "RAGGIUNGERE" I CARI ESTINTI....

Qualche giorno fa, di buon'ora,  mi sono recata al Cimitero di Praia per rendere omaggio ad una persona che, molti anni fa, ha regalato alla sua città quanto essa ha di più bello: il  Viale della Libertà; viale che però non  si chiama  Viale Gennaro Cipollaro, come invece sarebbe stato non solo opportuno ma  quale segno tangibile di quella riconoscenza che di solito non usa tributarsi a chi fa del bene al proprio paese. Non mi ero accorta che il custode stava annaffiando le piante fuori dalla recinzione, quindi ho vagato a lungo in mezzo alle tombe, cercando nella più pura solitudine del primo mattino, quella di quest'uomo forse dimenticato o sconosciuto alle giovani generazioni.  Guardavo le lapidi e seminavo preghiere quando ad un certo punto sono inciampata in un groviglio allucinante di fili elettrici. Solo a quel punto la mia attenzione si è focalizzata sulla tragedia che avevo potuto sfiorare e che molti cittadini di Praia hanno sfiorato senza essersene resi conto.

"MA  ALL'ANIMA DELLI MORTACCI VOSTRI" 

ho silenziosamente esclamato dentro di  me, certo non riferendomi a quelle povere anime sante ormai in pace con Dio,  MA RIFERENDOMI A QUEGLI IRRESPONSABILI CHE GESTISCONO L'ELETTRICITA' CIMITERIALE.  

Dico io, ma vi rendete conto o no di quanto sia criminale lasciare fili ingottati in giro OVUNQUE, SENZA ALCUNA PROTEZIONE, giunture multiple rabberciate con nastro adesivo logoro, cavi volanti attaccati alla meno peggio alle varie tombe per portare ai cari  estinti una lucina votiva? Volete incrementare forse i vostri introiti aumentando la mortalità praiese?
Beh, perché così sarà se qualcuno non si decide URGENTEMENTE  a sanare la situazione per garantire l'incolumità di quanti (soprattutto anziani, ipovedenti, disabili, bambini, adulti distratti...) malauguratamente potrebbero restare fulminati. Il pericolo maggiore  è di sicuro dopo giornate piovose, quando la terra resta umida e diventa un terribile conduttore.

Dico a voi cittadini di Praia: "come potete continuare a pagare le vostre stupide lucine cimiteriali al gestore, con un impianto che fa schifo e vi mette in serio pericolo di vita? Volete forse raggiungere i  vostri cari estinti attraverso una bella scarica elettrica? Non credo.
Allora datevi da fare!!! La vostra inazione è ancora peggiore di quella del gestore elettrico; se in quel cimitero ci fossero stati i miei cari avrei già fatto partire una denuncia, ecco".

  Sono sconvolta.







Scatto qualche foto, recito velocemente un eterno riposo e scappo a gambe levate.


All'esterno trovo il custode che annaffia, sono tentata di dirgli dei  fili scoperti e logori ma ci ripenso...mi dico "Vuoi che non se ne sia già accorto? Vuoi che non abbia già segnalato? Che glielo dico a fare?"...e gli chiedo:" Per favore, mi indica la tomba di Gennaro Cipollaro?". Mi risponde che non è più a Praia ma che, deceduta anche la moglie, l'hanno portato ad Aieta; ed è lì che mi dirigo subito dopo.








Dall'altro mondo quest'uomo, che tanto bene ha fatto durante il suo mandato di Sindaco di Praia, ha voluto  ancora una volta far del bene ai suoi cittadini e, attraverso me, avvisarli del pericolo che incombe sulle loro vite. Portategli un fiore, ditegli un eterno riposo dato che siete ancora vivi... e  magari un grazie per non esservi trovati al cospetto della sua anima  direttamente.

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