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domenica 11 agosto 2019

DENUNCIARE LE CARAMELLE AVVELENATE



Nel portale “hidden faces” afferente all'Associazione onlus “La caramella buona”, il cui presidente è Roberto Mirabile e il vice presidente, nonché direttore scientifico, è Roberta Bruzzone, si legge quanto segue:
“(…) Negli ultimi due mesi, le indagini che La Caramella Buona Onlus ha condotto con l'Emme Team statunitense, hanno portato alla chiusura di molti siti pedo-pornografici, ma nel contempo hanno permesso di scoprire e bloccare centinaia di migliaia di video illegali in cui i bambini venivano obbligati ad avere rapporti sessuali con adulti per poi essere venduti come trofei tramite il download online dei filmati. Bloccati i website e scoperto i responsabili, invece di cancellare quei video, il team li ha salvati e da questi ha estrapolato i volti delle vittime, consegnando poi filmati e fotografie alla Polizia Postale Italiana di Reggio Emilia. Tutte le foto sono state in seguito inserite all'interno di un portale in modo che chiunque possa visionarle e nel caso riconoscere la vittima”. https://hiddenfaces.org/


Occorre specificare che nessuno, ad esclusione della Autorità giudiziaria e della polizia giudiziaria delegata dalla A.G., può accedere, visitare, visionare, scaricare e salvare materiale pedopornografico.

La normativa vigente, infatti, è molto chiara e severa in materia di contrasto delle condotte pedofile e pedopornografiche.
I contenuti e le modalità attraverso le quali gli autori del portale e i responsabili del progetto de “la caramella buona/hidden faces” violano indiscutibilmente quanto previsto
dall'art. 600 quater c.p, art. 114 c.p.p.,
art 30 convenzione di Lanzarote, 
l.269/1988, Carta di Treviso
e tutte le successive modifiche e integrazioni a tutela dei minori vittime di abusi e relativi al contrasto della pedopornografia.

La normativa citata, infatti, sostanzialmente recita che è vietato accedere, possedere e divulgare materiale pedopornografico e la Convenzione di Lanzarote (art.30) stabilisce che  gli Stati europei adottino misure legislative o di altro genere per assicurare che le indagini e i procedimenti siano condotti nel migliore interesse del minore e nel rispetto dei suoi diritti, utilizzino un approccio protettivo nei confronti delle vittime, assicurando che indagini e procedimenti giudiziari non aggravino il trauma del minore e che la risposta del sistema giuridico sia accompagnata dall’assistenza al medesimo.
È inoltre prevista l’adozione di generali misure di protezione necessarie per salvaguardare i diritti e gli interessi delle vittime, inclusi i loro particolari bisogni come testimoni, ad ogni livello delle indagini e dei procedimenti giudiziari, mettendo in atto meccanismi di informazione delle vittime circa i propri diritti ed i servizi a disposizione e assicurando, almeno nei casi in cui le vittime e le loro famiglie si trovino in una situazione di pericolo, che siano informati quando una persona perseguita o condannata sia rilasciata temporaneamente o definitivamente.

Sembrerebbe che con l'invito a scaricare le immagini e con la dichiarazione pubblica di aver salvato numerosi filmati in cui i bambini vengono abusati e violentati, attribuendo a questa condotta di accedere e duplicare materiale vietato dalla legge, la caratteristica di “normalità” e di utilizzo di un “mezzo che giustifica il fine” in spregio delle leggi, i responsabili possano avere violato anche quanto disposto dall'’art. art. 414 bis c.p., che prevede la nuova fattispecie di reato di pubblica istigazione o apologia a pratiche di pedofilia o pedopornografia, ed esclude la possibilità di invocare, quali esimenti, ragioni o finalità di carattere artistico, letterario, storico o di costume.



 Molti cittadini sono indignati ed auspicano  che gli organi di stampa nazionale tengano alta l’attenzione su quanto emerso affinché questi comportamenti gravissimi non inducano gli sprovveduti a pensare che:
·         ci si possa improvvisare “cacciatori di pedofili” senza avere alcuna autorizzazione e competenza, navigare impunemente e pericolosamente in siti pedopornografici, e
·         impunemente procurarsi e detenere materiale pedopornografico (anche in ingente quantità),
·         si possa violare il diritto alla privacy di bambini  già devastati psicologicamente da gravi abusi e nuocere psicologicamente a famigliari  già devastati da bambini scomparsi e forse uccisi o, peggio, illuderli che attraverso questo meccanismo si possa salvare chi è scomparso da anni
·         non s’incorra in reati se poi si fornisce  copia del tutto alla Polizia Postale.
Senza contare il foraggiamento di pedofili attraverso database di volti  anche devastati da violenze in atto, che possono accedere senza identificarsi, senza password; 
Senza contare che gli abusati potrebbero anche essere sopravvissuti allo scempio ed essere ricattabili 


(questione posta dallo stesso Presidente della Onlus tempo fa!).



Perché  dunque non si pubblicano i volti nomi e cognomi dei pedofili rei confessi o beccati in flagranza di reato, compresi nome e cognome di coloro ai quali, nelle varie inchieste, è stato trovato materiale pedoporno? 

Temporaneamente Hidden Faces è bloccato,





 ma sui social scrivono che "tutto tornerà on line" (sembra una sfida alle leggi)




L'art.333 del codice di procedura penale autorizza  chiunque ad esporre formale denuncia qualora dovessero ravvisare ipotesi di reato in condotte poste in essere da terzi ed avvisare tempestivamente l'Autorità giudiziaria al fine di vagliare se concretamente sussistano i presupposti di violazione delle normative vigenti.

CHIUNQUE POTRA' RICOPIARE INTEGRALMENTE
QUESTO DOCUMENTO E PRODURLO NELLE SEDI COMPETENTI via pec 


oppure stamparlo e produrlo presso la Stazione Carabinieri o Polizia più vicina 
dopo averlo firmato.

NON ABBIATE PAURA A SEGNALARE PERCHE' 
E' UN DOVERE, OLTRE CHE UN DIRITTO

e la stampa ha il dovere morale di mantenere alta l'attenzione 
affinché il tutto non finisca, come spesso accade, a tarallucci e vino





qui sotto potrete scaricare il format in word modificabile
https://drive.google.com/file/d/1URAWQEWjRNLyNubMIwXp72vjCy2eANy7/view?usp=sharing

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