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giovedì 11 febbraio 2016

REWIND UN PASSO NEL BUIO E NELLA MENZOGNA







REWIND: 

facciamo delle ipotesi per assurdo. Scompare Yara: la prima cosa da fare è sequestrare TUTTE LE TELECAMERE DELLA ZONA. Immagino che gli inquirenti vedano perlomeno TUTTI i tipi di mezzi che vi transitano a quell'ora "critica". Sono passati dunque AUTO, AUTOCARRI, FURGONI, STATION WAGON, AUTOBUS, PULMINI  ecc ecc.
Prima domanda: chi mi sa spiegare COME MAI si concentrano sugli AUTOCARRI (aperti) tipo quello di Bossetti,  che sarebbero davvero i meno adatti a rapire una ragazzina con l'intenzione di violentarla e ucciderla (prima ipotesi... del "predatore che si aggira...)? Come mai si concentrano sugli autocarri e NON SUI FURGONI o sulle AUTOVETTURE DI COLORE ROSSO dal momento che ci sono  testimonianze che riguardano gli uni e gli altri, mentre NESSUNA che riguardi un AUTOCARRO?

Il programma “Chi l’ha visto”  fu il primo a pubblicare in rete la foto ripresa da una delle telecamere e nello specifico quello della banca lì vicino,  che mostra un FURGONE  (chiuso); il primo a pubblicare la foto di un furgone (chiuso) in cui c’era una brandina (chiusa) nel cui interno era ripiegata una coperta rossa; il primo  che parla dell’interferenza col walkie talkie (“l’abbiamo presa”), dell’auto rossa (Tironi) e del furgone (chiuso) da cui una signora sembra udire  una voce femminile gridare…Di questa prima puntata si occupa Fiore De Rienzo che, oltre ad essere in seguito rimpiazzato da  Carboni,  cambia completamente registro insieme alla trasmissione. Mistero…
Ammettiamo per assurdo e fantasia che Yara sia  salita  volontariamente su un  autocarro..ma dovremmo anche supporre (dato che non sarebbe mai salita con uno sconosciuto) che con il guidatore non solo si conoscessero bene, ma che forse avessero anche  un appuntamento per una scappatella. Scartiamo subito questa fantasia perché  (avendo loro a disposizione anche i tabulati telefonici) sanno benissimo che non c’è nessun contatto e nessuna telefonata  tra Yara e il proprietario di un autocarro.
Allora ammettiamo per assurdo e fantasia che il proprietario dell’autocarro, preso da un raptus abbia rapito Yara: come avrebbe fatto a farla salire contro la sua volontà? Senza essere aiutato da nessuno, tenendo conto che Yara, avendo una formazione atletica e muscolosa,  avrebbe fatto sicuramente resistenza e il rapimento avrebbe richiesto non solo tempo ma anche aiuto  per legarla ed imbavagliarla e continuare a guidare per portarla chissà dove e fare ciò che si proponeva… Dunque se Yara fosse stata presa conto la sua volontà il proprietario  non era solo. Tra l’altro…alla fine di una giornata di lavoro pesante…dato che quei tipi di mezzi (autocarri aperti con cassone di attrezzi) appartengono di solito ad operai, carpentieri, muratori e non a rappresentanti, noleggiatori, autisti.
Ammettiamo che Yara è legata ed imbavagliata in un AUTOCARRO (e dove…visto che la cabina ha tre posti  seduti risicati?)  insieme a due persone. Certo non può essere messa di traverso per terra ai piedi del “passeggero”..perché nemmeno un cane raggomitolato starebbe in quel piccolo spazio e nemmeno potrebbe essere tenuta ferma “in mezzo” perché è imbavagliata e sarebbe troppo rischioso. Certo non può essere da sola con l’autista  che dovrebbe guidare e tenerla anche ferma. In ogni caso..che sia da solo o che i rapitori siano due…nel mezzo avrebbero dovuto trovare abbondante DNA di Yara ma ciò non è accaduto. Nemmeno una cellula e nemmeno un mitocondrio orfano  o un capello…vengono trovati nel mezzo di Bossetti  e nella sua auto. Già questo particolare avrebbe  dovuto farli desistere ma si  OSTINANO A COSTRUIRE INDIZI E PROVE anche e soprattutto mediatiche CONTRO IL POVERO MASSIMO BOSSETTI. Cominciano a parlare di  autocarro che gira e rigira nei paraggi,   e di FIBRE BLU…deviando completamente l’attenzione dal problema reale:
1) non sono riusciti ad individuare con certezza  PROPRIO quell’autocarro..e allora parte il montaggio dei frame per condizionare stampa ed opinione pubblica e i soliti noti cominciano a parlare di fibre BLU mentre invece SUL CORPO DI YARA, SULLE SUE FERITE ED ADDIRITTURA NELLE FERITE…ci sono FIBRE ROSSE!
2) continuano a parlare di FIBRE BLU  e di SEDILI DELL’AUTOCARRO DI BOSSETTI, omettendo di dire che
a) Yara indossava una maglietta blu
b) i sedili dei pullmini della scuola erano blu
c) i sedili dell’ultimo pullman preso per la trasferta a Fiuggi erano blu
d) non c’era una sola cellula o capello di Yara sui sedili dei mezzi di Bosetti.
Già ma chi se ne frega, la macchina mediatica deve andare avanti…e bisogna fare in modo che  un colpevole qualunque sia sempre più colpevole.
Dunque fanno i loro rilievi (con cad ?) ma OMETTONO non solo  le quote (che sono un indispensabile riferimento per il software e l’elaborazione dei dati), ma OMETTONO PERFINO DI MISURARE UNA SOLA RUOTA dell’autocarro di Bossetti… e il resto lo sapete..perché l’unica opposizione che ha saputo fare l’accusa è stata quella di insultare il perito e rifiutare una perizia super partes. QUINDI ACCANTONIAMO IL FURGONE E LE FIBRE BLU dei sedili di Bossetti e andiamo avanti.
Producono pagine e pagine che non valgono un fico secco  ma fanno pur sempre “volume” quasi a confermare che le indagini sono state accuratissime ed infallibili!
3) COMINCIA anche IL TEATRINO MEDIATICO  INTORNO AL DNA e i vari incompetenti di genetica (tipo Abbate e Longo) si affannano a cianciare che il DNA è la prova regina che inchioderebbe Bossetti. Allo stesso tempo i falsi competenti (Bruzzone e Matone)  nel senso che non sono né genetiste, né biologhe e nemmeno medici, discettano di DNA con una sicumera che rasenta l’assurdo.  Addirittura si “scomoda” il papà del genoma sui soliti giornaletti da cesso di periferia.

Adesso bisogna convincere l’opinione pubblica  DI VARIE COSE:
a) che il test del DNA è una prova infallibile per determinare la paternità
b) che il DNA nucleare è l’unico che viene usato per stabilire la paternità e basta
c) che il nucleare trovato sui leggins e “filtrato” sugli slip… sia riuscito, per opera dello Spirito Santo  a sopravvivere integro e  in un contesto di fluido ben cellularizzato (ossia con cellule integre!!! ) dopo  ben tre mesi, e in un contesto di SFACELO CADAVERICO, con liquami di decomposizione, con agenti atmosferici (pioggia, neve) ed agenti ossidanti ambientali (inquinamento, batteri ecc)
d) che il mitocondriale NON SERVE A NULLA perché per la paternità basta il nucleare.

BISOGNA DEL TUTTO EVITARE DI FAR CAPIRE ALLA GENTE che
1) è assurdo trovare su un cadavere delle tracce in cui c’è  la coesistenza di  elementi “freschi ed integri” ed elementi altamente degradati (com’è naturale che siano dopo tre mesi!!!)
2) per stabilire  di chi sia una traccia ANOMALMENTE  mista  di quel tipo, non solo il DNA nucleare NON BASTA ma  può anche dare falsi risultati o essere falsato dalle procedure (oltre a poter essere “forzato” nella compatibilità da calcoli probabilistici) e da mancata ripetizione delle analisi da parte di più laboratori)
3) che l’individuo che avrebbero individuato (Bossetti) SOLO in base al nucleare  e senza aver mai fatto una comparazione diretta tra lui e Guerinoni, NON PUO’ ESSERE BOSSETTI IN BASE AL MITOCONDRIALE.
4) è impossibile che siano scomparsi TUTTI i mitocondri di Bossetti
Allora si arrampicano su affermazioni che ben lontane dall’essere scientifiche, sono del tutto RIDICOLE e rasentano il grottesco (i mitocondri si sono lavati via, sono stati persi durante le procedure, sono mascherati da sperma/anche se sperma non ce n’è e nemmeno uno straccio di spermatozoo  sfatto c’è!). In una nota trasmissione di cronaca nera addirittura con una faccia di tolla (per non dire altro) il Dr. Portera fa un’affermazione da VOMITO indegna della sua qualifica e del suo ruolo: “inutile ripetere il test… e spendere altri soldi” e  tale affermazione, uscita dalla bocca di chi certo non ha lavorato e non lavora gratis come invece  gli avvocati e i periti di Bossetti, è semplicemente criminale e non ho alcuna paura a dirlo ad alta voce, ad urlarlo: “Portera…PARLANDO DI SPRECO DI SOLDI PER RIPETERE L’ESAME, come nel diritto di un uomo che si professa innocente, hai partorito un’affermazione infelice, indegna della tua professione e del tuo ruolo di consulente teso all’accertamento della verità, e francamente criminale.”

La macchina del fango viene dunque messa in moto contro il colpevole qualunque. La gente se ne convince e non ci vuole molto, visto che affidano queste verità menzognere a personaggi di spicco  e che fanno grande audience.. i quali hanno una claque acritica e di livello culturale medio-basso  che immediatamente dà credito alle loro esternazioni e comincia a dare addosso al “mostro” con frasi tipo “impiccatelo”, “il DNA non sbaglia” “il DNA era sugli slip…in un posto inequivocabile” “deve marcire in galera” “devono fargli la festa a quel pedofilo” e via discorrendo.
Logico che tutte quelle “cime” plaudenti alla menzogna,  che si occupano del linciaggio di un uomo che ancora è presunto innocente, non si preoccupino minimamente di approfondire la tematica, fanno un atto di fede verso i loro ignorantissimi e saccenti  beniamini, non sono genetisti o biologi o medici ma chi se ne frega…ormai sono sulla macchina del fango che va a tutta velocità. Nessuno di loro sa che:

1) E’ VERO CHE IL DNA NUCLEARE SERVE PER FARE IL TEST DI PATERNITA’  e basti  quello…MA SOLO IN CONDIZIONI NORMALI…ossia quando c’è un bambino o un adulto che vogliano sapere tra due padri potenziali quale sia il suo. In questo caso il DNA nucleare basta, è prelevato a fresco, tra viventi e comparato (e nonostante questa semplicità…addirittura è possibile perfino sbagliare!...). Vedi caso proprio a Como!
CIO’ NON E’ però ASSOLUTAMENTE VERO per quanto concerne IL DNA FORENSE e soprattutto QUANDO LE TRACCE SONO MISTE E DEGRADATE…come in questo caso, in cui diventa dirimente PROPRIO IL DNA MITOCONDRIALE!
2) E’ vero che  il DNA nucleare sia l’unico per stabilire la paternità in condizioni normali, ma NON BASTA!!!Specialmente  in ambito forense!!!


               LE FANTASIE SONO PERMESSE  A TUTTI,  DUNQUE FANTASTICHIAMO!

Mettiamo il caso che un miliardario ormai vecchio malato e solo, abbandonato dai figli legittimi e con vari figli illegittimi,  al momento del testamento decida di vendicarsi  e scrive: “lascio tutti i miei averi al figlio che ho avuto da Concettina  e al figlio avuto da Carlotta perché sono le uniche due donne che mi hanno amato anche se per una notte, se non li trovate, il tutto andrà in beneficienza”.  Alla sua morte aprono il testamento e i figli legittimi restano a bocca asciutta perché nemmeno sanno chi siano Concettina e Carlotta, se non altro per fare una collazione e dividere l’immenso patrimonio con loro.    Un altro figlio illegittimo è  in America, fu lasciato in orfanotrofio e non sa chi siano i suoi genitori, ma sa che suo padre è un miliardario del paese in cui è morto il testatore ed  ha saputo dai giornali la notizia. Allora va dal Giudice e dice…”SONO IO IL FIGLIO ILLEGITTIMO DEL MILIARDARIO  E META’ DEL PATRIMONIO E’ MIO”.  Fanno il test del DNA comparandolo col morto;  ciò è possibile estraendo dalle cellule del miliardario morto il proprio DNA che è sia cellulare che mitocondriale.
I figli legittimi parlano con  il laboratorio e dicono “guarda che i soldi andrebbero persi, noi assolutamente dobbiamo trovare i due figli illegittimi di nostro padre e questo forse è uno di loro!”.
E dicono al fratellastro probabile: “..aiutaci che dividiamo anche se  tua mamma non era né Carlotta né Concettina è sicuro che tu sia nostro fratello illegittimo perché papà ci disse che avevamo un fratellastro forse in America!!!”
Allora il laboratorio (UNO SOLO) li aiuta applicando un calcolo biostatistico  che lo rende più compatibile e così viene certificato che l’americano è DAVVERO FIGLIO DEL MILIARDARIO perché ha un’alta compatibilità col morto e coi figli legittimi.
Vanno allora dal Giudice e gli dicono: “ECCO QUESTO E’ UNO DEI NOSTRI FRATELLASTRI, il DNA nucleare E’ COMPATIBILE con il nostro e con quello di nostro padre, quindi a lui spetta la metà dei beni lasciati da nostro padre essendo uno dei due figli illegittimi!”.
Il Giudice saggio dice: “eh no…cari miei! Sarà anche figlio di vostro padre per via del DNA nucleare..ma qui c’è una clausola precisa!!! Affinché abbia l’eredità…deve dimostrare di essere figlio O DI CARLOTTA O DI CONCETTINA, e bisogna testare il DNA mitocondriale, altrimenti nisba!”
I figliastri sono disperati, non sanno come fare per dividersi tutti quei soldi e cominciano la caccia alle due donne. Dopo spiate, pettegolezzi e illazioni rintracciano alcune che si chiamavano Carlotta e alcune che si chiamavano Concettina;  le sottopongono al test del DNA ma  purtroppo nessuna di loro ha il DNA MITOCONDRIALE coincidente con quello del ragazzo americano. Quindi i  soldi restano dove sono, il Giudice manda a quel paese i figli legittimi che gli hanno fatto perdere  un sacco di tempo e di denaro pubblico e dice: “rassegnatevi! Se il DNA MITOCONDRIALE di queste Concettine e Carlotte non coincide con il MITOCONDRIALE del vostro fratellastro americano…non c’è nulla da fare…il MITOCONDRIALE è DIRIMENTE e quindi non essendo figlio di queste donne non può incassare metà del patrimonio. Tornatevene a casa!”
La notizia fa il giro del mondo e Carlotta, emigrata in Jugoslavia, si rende conto che potrebbe diventare ricchissima perché lei ha avuto la notte d’amore col miliardario e ne è nato un figlio, che però purtroppo è andato via di casa tre mesi prima. Decide di andare dal Giudice e dice:  “Carlotta sono io ma mio figlio è andato via e non so dove sia…ha  lasciato solo dei pantaloni sulla sedia in giardino e lì sono da tre mesi all’acqua e al vento”.
Il Giudice dice: “facciamo il DNA e vediamo”. Fanno il test del DNA e vedono che stranamente il DNA nucleare ha resistito alle intemperie e non c’è traccia del mitocondriale e dice: “mi dispiace ma anche se tu sei sicura che quella notte d’amore col miliardario ha generato tuo figlio, non essendoci il mitocondriale io non posso capire se è veramente figlio a te, anche se il nucleare è compatibile con quello del miliardario e potrebbe essere suo figlio, quindi nisba”.
La notizia continua a girare il mondo e giunge al figlio di Concettina in Argentina, il quale sa di essere il frutto di una notte d’amore di sua madre con un miliardario italiano e quindi decide di tornare in Italia e fare il test del DNA per vedere se può incassare almeno metà del patrimonio. Fa il test del DNA per la paternità e si accerta che è “compatibile”  per via del DNA nucleare con  quello del miliardario, con quello del ragazzo americano (che essendo stato aiutato è più compatibile di lui),  con il ragazzo jugoslavo e con i fratellastri italiani figli legittimi del miliardario, ma la mamma è morta.Il giudice dice: “mi dispiace…ma che tu sia probabile figlio del miliardario NON MI BASTA! Per essere sicuri che sei proprio tu quella persona indicata dal miliardario devi fare il DNA mitocondriale con tua madre”.
 Riesumano la salma di sua mamma ma colpo di scena…Concettina non ha lo stesso mitocondriale del presunto figlio. Allora si scatena un putiferio, il ragazzo sa di essere stato preso in giro dalla mamma che non è sua mamma anche se si chiama Concettina e le abbia  raccontato quella storiella. Ritraccia dunque le sorelle della mamma e le zie di parte materna e pretende il test di maternità ma nessuna di loro ha il mitocondriale coincidente col ragazzo. Giallo! Cosa sarà mai accaduto? I soldi intanto restano lì nessuno li può toccare finché non si trova almeno una mamma citata dal miliardario. Passa il tempo e la notizia ancora gira per il mondo fino a che si svela l’arcano e una donna si decide a parlare.
Era accaduto che il miliardario pretendeva di avere rapporti con tutte le cameriere che transitavano  nella sua villa  e ci riusciva, facendo loro regali e promesse. Poi un giorno arrivò una cameriera molto giovane che aveva già una figlia  altrettanto giovane che si chiamava Carlotta  e il miliardario mise gli occhi anche su di lei. La ragazza disse alla mamma che non voleva saperne e dato che rischiavano di essere cacciate dal lavoro e ritrovarsi nella miseria, misero in atto uno stratagemma: la madre disse al miliardario che la giovane figlia si sarebbe concessa a lui solo  nel più totale buio  e lui accettò pur di concupire la giovinetta.
Quando arrivò la fatidica notte, la mamma si sostituì alla giovane figlia e regalò al miliardario una notte indimenticabile, al punto che il  vecchio le passò, sempre nel buio, una borsa piena di soldi, strappandole la promessa che l’appuntamento si sarebbe rinnovato. L’indomani,  mamma e figlia scapparono in Brasile e con quei soldi si rifecero una vita. La falsa Carlotta (mamma della vera Carlotta) scrisse al miliardario in Italia e gli disse di essere rimasta incinta ma NON ERA VERO, ciò al solo scopo di avere altri soldi. Ma purtroppo il GIALLO non è finito…perché invece la vera  Carlotta  era stata  stuprata in cantina dal miliardario e quando scappò  in Brasile  con sua mamma era  già gravida; non disse nulla, presto  si fidanzò e si sposò ingannando il marito…dato che il figlio che nacque non era il suo ma  del miliardario.
Sapendo Carlotta quanto stava accadendo  tornò anche lei in Italia e andò dal Giudice dicendo “la vera Carlotta sono io e l’eredità tocca a me anche se mio figlio è morto!”. Il Giudice rispose che bisognava FARE IL DNA MITOCONDRIALE per accertare che quel figlio fosse davvero suo ed anche il nucleare per accertare che fosse figlio del miliardario. Allora riesumarono la salma e videro che dal punto di vista del DNA nucleare la compatibilità  per la paternità era meno alta di quella del ragazzo americano (aiutato dal laboratorio), mentre dal punto di vista del mitocondriale non coincideva affatto,  quindi nisba! I soldi restavano ancora lì e la notizia fece il giro del mondo fino a che una suora disse la verità: “in realtà Carlotta aveva partorito una femmina ma ci fu uno scambio in culla perché una signora molto ricca voleva la femmina e non il maschio che le era nato”. Purtroppo non potette fornire alcuna indicazione circa l’identità della signora né  si riuscì a ritracciare la vera figlia del miliardario.
Il giudice nonostante i vari test di PATERNITA’ sul DNA nucleare variamente compatibili col miliardario, non fu in grado di trovare i figli di Carlotta e di Concettina attraverso il test DI MATERNITA’ sul DNA mitocondriale e congelò il patrimonio. Nel frattempo i venditori di Kit per i test del DNA si fregavano le mani…anzi, si leccavano i baffi!

LIBERATE BOSSETTI!!!
E’ PRIGIONIERO DI STATO
E  VITTIMA

DEL BUSINESS DEL DNA!

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