REWIND:
facciamo delle ipotesi per assurdo.
Scompare Yara: la prima cosa da fare è sequestrare TUTTE LE TELECAMERE DELLA
ZONA. Immagino che gli inquirenti vedano perlomeno TUTTI i tipi di mezzi che vi
transitano a quell'ora "critica". Sono passati dunque AUTO,
AUTOCARRI, FURGONI, STATION WAGON, AUTOBUS, PULMINI ecc ecc.
Prima domanda: chi mi sa spiegare COME MAI si
concentrano sugli AUTOCARRI (aperti) tipo quello di Bossetti, che sarebbero davvero i meno adatti a rapire
una ragazzina con l'intenzione di violentarla e ucciderla (prima ipotesi... del
"predatore che si aggira...)? Come mai si concentrano sugli autocarri e
NON SUI FURGONI o sulle AUTOVETTURE DI COLORE ROSSO dal momento che ci
sono testimonianze che riguardano gli
uni e gli altri, mentre NESSUNA che riguardi un AUTOCARRO?
Il programma “Chi l’ha visto” fu il primo a pubblicare in rete la foto
ripresa da una delle telecamere e nello specifico quello della banca lì vicino,
che mostra un FURGONE (chiuso); il primo a pubblicare la foto di un
furgone (chiuso) in cui c’era una brandina (chiusa) nel cui interno era
ripiegata una coperta rossa; il primo che parla dell’interferenza col walkie talkie
(“l’abbiamo presa”), dell’auto rossa (Tironi) e del furgone (chiuso) da cui una
signora sembra udire una voce femminile
gridare…Di questa prima puntata si occupa Fiore De Rienzo che, oltre ad essere
in seguito rimpiazzato da Carboni, cambia completamente registro insieme alla
trasmissione. Mistero…
Ammettiamo per assurdo e fantasia che Yara
sia salita volontariamente su un autocarro..ma dovremmo anche supporre (dato
che non sarebbe mai salita con uno sconosciuto) che con il guidatore non solo
si conoscessero bene, ma che forse avessero anche un appuntamento per una scappatella. Scartiamo
subito questa fantasia perché (avendo
loro a disposizione anche i tabulati telefonici) sanno benissimo che non c’è
nessun contatto e nessuna telefonata tra
Yara e il proprietario di un autocarro.
Allora ammettiamo per assurdo e fantasia che il
proprietario dell’autocarro, preso da un raptus abbia rapito Yara: come avrebbe
fatto a farla salire contro la sua volontà? Senza essere aiutato da nessuno,
tenendo conto che Yara, avendo una formazione atletica e muscolosa, avrebbe fatto sicuramente resistenza e il
rapimento avrebbe richiesto non solo tempo ma anche aiuto per legarla ed imbavagliarla e continuare a
guidare per portarla chissà dove e fare ciò che si proponeva… Dunque se Yara
fosse stata presa conto la sua volontà il proprietario non era solo. Tra l’altro…alla fine di una
giornata di lavoro pesante…dato che quei tipi di mezzi (autocarri aperti con
cassone di attrezzi) appartengono di solito ad operai, carpentieri, muratori e
non a rappresentanti, noleggiatori, autisti.
Ammettiamo che Yara è legata ed imbavagliata in
un AUTOCARRO (e dove…visto che la cabina ha tre posti seduti risicati?) insieme a due persone. Certo non può essere
messa di traverso per terra ai piedi del “passeggero”..perché nemmeno un cane
raggomitolato starebbe in quel piccolo spazio e nemmeno potrebbe essere tenuta
ferma “in mezzo” perché è imbavagliata e sarebbe troppo rischioso. Certo non
può essere da sola con l’autista che
dovrebbe guidare e tenerla anche ferma. In ogni caso..che sia da solo o che i
rapitori siano due…nel mezzo avrebbero dovuto trovare abbondante DNA di Yara ma
ciò non è accaduto. Nemmeno una cellula e nemmeno un mitocondrio orfano o un capello…vengono trovati nel mezzo di
Bossetti e nella sua auto. Già questo
particolare avrebbe dovuto farli desistere
ma si OSTINANO A COSTRUIRE INDIZI E
PROVE anche e soprattutto mediatiche CONTRO IL POVERO MASSIMO BOSSETTI.
Cominciano a parlare di autocarro che
gira e rigira nei paraggi, e di FIBRE
BLU…deviando completamente l’attenzione dal problema reale:
1) non sono riusciti ad individuare con
certezza PROPRIO quell’autocarro..e
allora parte il montaggio dei frame per condizionare stampa ed opinione
pubblica e i soliti noti cominciano a parlare di fibre BLU mentre invece SUL
CORPO DI YARA, SULLE SUE FERITE
ED ADDIRITTURA NELLE FERITE…ci sono FIBRE ROSSE!
2) continuano a parlare di FIBRE BLU e di SEDILI DELL’AUTOCARRO DI BOSSETTI,
omettendo di dire che
a) Yara indossava una maglietta blu
b) i sedili dei pullmini della scuola erano blu
c) i sedili dell’ultimo pullman preso per la
trasferta a Fiuggi erano blu
d) non c’era una
sola cellula o capello di Yara sui sedili dei mezzi di Bosetti.
Già ma chi se ne frega, la macchina mediatica
deve andare avanti…e bisogna fare in modo che
un colpevole qualunque sia sempre più colpevole.
Dunque fanno i loro rilievi (con cad ?) ma
OMETTONO non solo le quote (che sono un
indispensabile riferimento per il software e l’elaborazione dei dati), ma
OMETTONO PERFINO DI MISURARE UNA SOLA RUOTA dell’autocarro di Bossetti… e il
resto lo sapete..perché l’unica opposizione che ha saputo fare l’accusa è stata
quella di insultare il perito e rifiutare una perizia super partes. QUINDI
ACCANTONIAMO IL FURGONE E LE FIBRE BLU dei sedili di Bossetti e andiamo avanti.
Producono pagine
e pagine che non valgono un fico secco
ma fanno pur sempre “volume” quasi a confermare che le indagini sono
state accuratissime ed infallibili!
3) COMINCIA anche IL TEATRINO MEDIATICO INTORNO AL DNA e i vari incompetenti di
genetica (tipo Abbate e Longo) si affannano a cianciare che il DNA è la prova
regina che inchioderebbe Bossetti. Allo stesso tempo i falsi competenti
(Bruzzone e Matone) nel senso che non
sono né genetiste, né biologhe e nemmeno medici, discettano di DNA con una
sicumera che rasenta l’assurdo.
Addirittura si “scomoda” il papà del genoma sui soliti giornaletti da
cesso di periferia.
Adesso bisogna convincere l’opinione
pubblica DI VARIE COSE:
a) che il test del DNA è una prova infallibile
per determinare la paternità
b) che il DNA nucleare è l’unico che viene
usato per stabilire la paternità e basta
c) che il nucleare trovato sui leggins e
“filtrato” sugli slip… sia riuscito, per opera dello Spirito Santo a sopravvivere integro e in un contesto di fluido ben cellularizzato
(ossia con cellule integre!!! ) dopo ben
tre mesi, e in un contesto di SFACELO CADAVERICO, con liquami di
decomposizione, con agenti atmosferici (pioggia, neve) ed agenti ossidanti
ambientali (inquinamento, batteri ecc)
d) che il mitocondriale NON SERVE A NULLA
perché per la paternità basta il nucleare.
BISOGNA DEL TUTTO EVITARE DI FAR CAPIRE ALLA
GENTE che
1) è assurdo trovare su un cadavere delle
tracce in cui c’è la coesistenza di elementi “freschi ed integri” ed elementi
altamente degradati (com’è naturale che siano dopo tre mesi!!!)
2) per stabilire di chi sia una traccia ANOMALMENTE mista di
quel tipo, non solo il DNA nucleare NON BASTA ma può anche dare falsi risultati o essere
falsato dalle procedure (oltre a poter essere “forzato” nella compatibilità da
calcoli probabilistici) e da mancata ripetizione delle analisi da parte di più
laboratori)
3) che l’individuo che avrebbero individuato
(Bossetti) SOLO in base al nucleare e senza aver mai fatto una comparazione
diretta tra lui e Guerinoni, NON PUO’ ESSERE BOSSETTI IN BASE AL
MITOCONDRIALE.
4) è impossibile che siano scomparsi TUTTI i
mitocondri di Bossetti
Allora si arrampicano su affermazioni che ben
lontane dall’essere scientifiche, sono del tutto RIDICOLE e rasentano il
grottesco (i mitocondri si sono lavati via, sono stati persi durante le
procedure, sono mascherati da sperma/anche se sperma non ce n’è e nemmeno uno straccio
di spermatozoo sfatto c’è!). In una nota
trasmissione di cronaca nera addirittura con una faccia di tolla (per non dire
altro) il Dr. Portera fa un’affermazione da VOMITO indegna della sua qualifica
e del suo ruolo: “inutile ripetere il test… e spendere altri soldi” e tale affermazione, uscita dalla bocca di chi
certo non ha lavorato e non lavora gratis come invece gli avvocati e i periti di Bossetti, è
semplicemente criminale e non ho alcuna paura a dirlo ad alta voce, ad urlarlo:
“Portera…PARLANDO DI SPRECO DI SOLDI PER RIPETERE L’ESAME, come nel diritto di
un uomo che si professa innocente, hai partorito un’affermazione infelice,
indegna della tua professione e del tuo ruolo di consulente teso all’accertamento
della verità, e francamente criminale.”
La macchina del fango viene dunque messa in
moto contro il colpevole qualunque. La gente se ne convince e non ci vuole
molto, visto che affidano queste verità menzognere a personaggi di spicco e che fanno grande audience.. i quali hanno
una claque acritica e di livello culturale medio-basso che immediatamente dà credito alle loro
esternazioni e comincia a dare addosso al “mostro” con frasi tipo
“impiccatelo”, “il DNA non sbaglia” “il DNA era sugli slip…in un posto
inequivocabile” “deve marcire in galera” “devono fargli la festa a quel
pedofilo” e via discorrendo.
Logico che tutte quelle “cime” plaudenti alla
menzogna, che si occupano del linciaggio
di un uomo che ancora è presunto innocente, non si preoccupino minimamente di
approfondire la tematica, fanno un atto di fede verso i loro ignorantissimi e
saccenti beniamini, non sono genetisti o
biologi o medici ma chi se ne frega…ormai sono sulla macchina del fango che va
a tutta velocità. Nessuno di loro sa che:
1) E’ VERO CHE IL DNA NUCLEARE SERVE PER FARE
IL TEST DI PATERNITA’ e basti quello…MA SOLO IN
CONDIZIONI NORMALI…ossia quando c’è un bambino o un adulto che vogliano sapere
tra due padri potenziali quale sia il suo. In questo caso il DNA nucleare
basta, è prelevato a fresco, tra viventi e comparato (e nonostante questa
semplicità…addirittura è possibile perfino sbagliare!...). Vedi caso proprio a
Como!
CIO’ NON E’ però
ASSOLUTAMENTE VERO per quanto concerne IL DNA FORENSE e soprattutto QUANDO LE
TRACCE SONO MISTE E DEGRADATE…come in questo caso, in cui diventa dirimente
PROPRIO IL DNA MITOCONDRIALE!
2) E’ vero
che il DNA nucleare sia l’unico per
stabilire la paternità in condizioni normali, ma NON BASTA!!!Specialmente in ambito forense!!!
LE FANTASIE SONO PERMESSE A
TUTTI, DUNQUE FANTASTICHIAMO!
Mettiamo il caso che un miliardario ormai
vecchio malato e solo, abbandonato dai figli legittimi e con vari figli
illegittimi, al momento del testamento
decida di vendicarsi e scrive: “lascio
tutti i miei averi al figlio che ho avuto da Concettina e al figlio avuto da Carlotta perché sono le
uniche due donne che mi hanno amato anche se per una notte, se non li trovate,
il tutto andrà in beneficienza”. Alla
sua morte aprono il testamento e i figli legittimi restano a bocca asciutta
perché nemmeno sanno chi siano Concettina e Carlotta, se non altro per fare una
collazione e dividere l’immenso patrimonio con loro. Un
altro figlio illegittimo è in America,
fu lasciato in orfanotrofio e non sa chi siano i suoi genitori, ma sa che suo
padre è un miliardario del paese in cui è morto il testatore ed ha saputo dai giornali la notizia. Allora va
dal Giudice e dice…”SONO IO IL FIGLIO ILLEGITTIMO DEL MILIARDARIO E META’ DEL PATRIMONIO E’ MIO”. Fanno il test del DNA comparandolo col
morto; ciò è possibile estraendo dalle
cellule del miliardario morto il proprio DNA che è sia cellulare che
mitocondriale.
I figli legittimi parlano con il laboratorio e dicono “guarda che i soldi andrebbero
persi, noi assolutamente dobbiamo trovare i due figli illegittimi di nostro
padre e questo forse è uno di loro!”.
E dicono al fratellastro probabile: “..aiutaci
che dividiamo anche se tua mamma non era
né Carlotta né Concettina è sicuro che tu sia nostro fratello illegittimo
perché papà ci disse che avevamo un fratellastro forse in America!!!”
Allora il laboratorio (UNO SOLO) li aiuta
applicando un calcolo biostatistico che
lo rende più compatibile e così viene certificato che l’americano è DAVVERO
FIGLIO DEL MILIARDARIO perché ha un’alta compatibilità col morto e coi figli
legittimi.
Vanno allora dal Giudice e gli dicono: “ECCO
QUESTO E’ UNO DEI NOSTRI FRATELLASTRI, il DNA nucleare E’ COMPATIBILE con il
nostro e con quello di nostro padre, quindi a lui spetta la metà dei beni
lasciati da nostro padre essendo uno dei due figli illegittimi!”.
Il
Giudice saggio dice: “eh no…cari miei! Sarà anche figlio di vostro padre per
via del DNA nucleare..ma qui c’è una clausola precisa!!! Affinché abbia
l’eredità…deve dimostrare di essere figlio O DI CARLOTTA O DI CONCETTINA, e bisogna testare il
DNA mitocondriale, altrimenti nisba!”
I figliastri sono disperati, non sanno come
fare per dividersi tutti quei soldi e cominciano la caccia alle due donne. Dopo
spiate, pettegolezzi e illazioni rintracciano alcune che si chiamavano Carlotta
e alcune che si chiamavano Concettina; le sottopongono al test del DNA ma purtroppo nessuna di loro
ha il DNA MITOCONDRIALE coincidente con quello del ragazzo americano. Quindi i soldi restano dove sono, il Giudice manda a
quel paese i figli legittimi che gli hanno fatto perdere un sacco di tempo e di denaro pubblico e
dice: “rassegnatevi! Se il DNA MITOCONDRIALE di queste Concettine e Carlotte
non coincide con il MITOCONDRIALE del vostro fratellastro americano…non c’è
nulla da fare…il MITOCONDRIALE è DIRIMENTE e quindi non essendo figlio di
queste donne non può incassare metà del patrimonio. Tornatevene a casa!”
La notizia fa il giro del mondo e Carlotta,
emigrata in Jugoslavia, si rende conto che potrebbe diventare ricchissima
perché lei ha avuto la notte d’amore col miliardario e ne è nato un figlio, che
però purtroppo è andato via di casa tre mesi prima. Decide di andare dal
Giudice e dice: “Carlotta sono io ma mio
figlio è andato via e non so dove sia…ha
lasciato solo dei pantaloni sulla sedia in giardino e lì sono da tre
mesi all’acqua e al vento”.
Il Giudice dice: “facciamo il DNA e vediamo”.
Fanno il test del DNA e vedono che stranamente il DNA nucleare ha resistito
alle intemperie e non c’è traccia del mitocondriale e dice: “mi dispiace ma anche se tu sei
sicura che quella notte d’amore col miliardario ha generato tuo figlio, non essendoci il
mitocondriale io non posso capire se è veramente figlio a te, anche se il nucleare è compatibile con quello del
miliardario e potrebbe essere suo figlio, quindi nisba”.
La notizia continua a girare il mondo e giunge
al figlio di Concettina in Argentina, il quale sa di essere il frutto di una
notte d’amore di sua madre con un miliardario italiano e quindi decide di
tornare in Italia e fare il test del DNA per vedere se può incassare almeno
metà del patrimonio. Fa il test del DNA per la paternità e si accerta che è
“compatibile” per via del DNA nucleare
con quello del miliardario, con quello
del ragazzo americano (che essendo stato aiutato è più compatibile di
lui), con il ragazzo jugoslavo e con i
fratellastri italiani figli legittimi del miliardario, ma la mamma è morta.Il
giudice dice: “mi
dispiace…ma che tu sia probabile figlio del miliardario NON MI BASTA! Per
essere sicuri che sei proprio tu quella persona indicata dal miliardario devi
fare il DNA mitocondriale con tua madre”.
Riesumano la salma di sua mamma ma colpo di
scena…Concettina non ha lo stesso mitocondriale del presunto figlio. Allora si
scatena un putiferio, il ragazzo sa di essere stato preso in giro dalla mamma
che non è sua mamma anche se si chiama Concettina e le abbia raccontato quella storiella. Ritraccia dunque
le sorelle della mamma e le zie di parte materna e pretende il test di
maternità ma nessuna di loro ha il mitocondriale coincidente col ragazzo.
Giallo! Cosa sarà mai accaduto? I soldi intanto restano lì nessuno li può
toccare finché non si trova almeno una mamma citata dal miliardario. Passa il
tempo e la notizia ancora gira per il mondo fino a che si svela l’arcano e una
donna si decide a parlare.
Era accaduto che il miliardario pretendeva di
avere rapporti con tutte le cameriere che transitavano nella sua villa e ci riusciva, facendo loro regali e
promesse. Poi un giorno arrivò una cameriera molto giovane che aveva già una
figlia altrettanto giovane che si
chiamava Carlotta e il miliardario mise
gli occhi anche su di lei. La ragazza disse alla mamma che non voleva saperne e
dato che rischiavano di essere cacciate dal lavoro e ritrovarsi nella miseria,
misero in atto uno stratagemma: la madre disse al miliardario che la giovane
figlia si sarebbe concessa a lui solo nel
più totale buio e lui accettò pur di
concupire la giovinetta.
Quando arrivò la fatidica notte, la mamma si
sostituì alla giovane figlia e regalò al miliardario una notte indimenticabile,
al punto che il vecchio le passò, sempre
nel buio, una borsa piena di soldi, strappandole la promessa che l’appuntamento
si sarebbe rinnovato. L’indomani, mamma
e figlia scapparono in Brasile e con quei soldi si rifecero una vita. La falsa
Carlotta (mamma della vera Carlotta) scrisse al miliardario in Italia e gli
disse di essere rimasta incinta ma NON ERA VERO, ciò al solo scopo di avere
altri soldi. Ma purtroppo il GIALLO non è finito…perché invece la vera Carlotta
era stata stuprata in cantina dal
miliardario e quando scappò in
Brasile con sua mamma era già gravida; non disse nulla, presto si fidanzò e si sposò ingannando il
marito…dato che il figlio che nacque non era il suo ma del miliardario.
Sapendo Carlotta quanto stava accadendo tornò anche lei in Italia e andò dal Giudice
dicendo “la vera Carlotta sono io e l’eredità tocca a me anche se mio figlio è
morto!”. Il Giudice rispose
che bisognava FARE IL DNA MITOCONDRIALE per accertare che quel figlio fosse
davvero suo ed anche il nucleare per accertare che fosse figlio del miliardario. Allora riesumarono la salma e videro che dal punto
di vista del DNA nucleare la compatibilità per la paternità era meno alta di quella del
ragazzo americano (aiutato dal laboratorio), mentre dal punto di vista del
mitocondriale non coincideva affatto,
quindi nisba! I soldi restavano ancora lì e la notizia fece il giro del
mondo fino a che una suora disse la verità: “in realtà Carlotta aveva partorito
una femmina ma ci fu uno scambio in culla perché una signora molto ricca voleva
la femmina e non il maschio che le era nato”. Purtroppo non potette fornire
alcuna indicazione circa l’identità della signora né si riuscì a ritracciare la vera figlia del
miliardario.
Il giudice nonostante i vari test di PATERNITA’
sul DNA nucleare variamente compatibili col miliardario, non fu in grado di
trovare i figli di Carlotta e di Concettina attraverso il test DI MATERNITA’
sul DNA mitocondriale e congelò il patrimonio. Nel frattempo i venditori di Kit
per i test del DNA si fregavano le mani…anzi, si leccavano i baffi!
LIBERATE
BOSSETTI!!!
E’ PRIGIONIERO
DI STATO
E VITTIMA
DEL BUSINESS DEL
DNA!
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