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mercoledì 21 dicembre 2011

MARATEA? NO GRAZIE


Meravigliosamente ironica la frase che si legge  sul bordo della vasca, davanti al  “Palazzo-di-città”, esattamente sotto le cosce scattanti della sirenetta:“Maratea sempre più libera e sempre più bella”.  Maddeché? Sembra la pubblicità di uno shampoo; quello che hanno deciso forse di fare non solo ai turisti che vi si recano baldanzosi e speranzosi, quanto anche ai piccoli commercianti che vi si campano.  



  La prima contraddizione del  motto-shampoo marateota consiste proprio nella millantata “libertà” che invece consiste in numerosi lacciuòli  che avvolgono, già dall’ingresso, il malcapitato baldanzoso turista. Che bella accoglienza! 
Ecco la videosorveglianza con cartelli ambigui che neppure un arco di scienza riuscirebbe con certezza a decifrare: zona a traffico limitato per tutti? Gli autorizzati possono passare sempre o sono imprigionati anche loro? Prima delle  9,30 possono entrare tutti o solo gli autorizzati? E che fine hanno fatto i parcheggi interni a tempo? Si possono utilizzare salvo posti liberi?  E quando? E cosa succederà a settembre? E se per caso  si tratta di un anziano o un invalido o semplicemente una persona con difficoltà e disagio nel camminare, o un bambino sano che non ce la fa  per lunghi tratti e non è più in età da passeggino…come funziona? Sono comunque discriminati anche loro e per tutta la giornata? Boh!

Sai che c’è? Nell’indecisione giriamo i tacchi e  ce ne andiamo senza comprare neppure un souvenir, senza prendere neppure un caffè, per evitare una bella multa. Pazienza per i commercianti… che già con la crisi nazionale hanno difficoltà e che perderanno moltissimi introiti. 

Sorda  (e forse anche cieca) l’Amministrazione che è stata coinvolta da petizioni e non sente (e soprattutto NON CAPISCE) ragioni e criteri logici e di marketing per lasciare al turista-per-caso almeno la possibilità di autodeterminarsi, attraversare liberamente la città  in auto, trovare un parcheggio,  fare shopping turistico o solo spesa alimentare  se ha preso in affitto  case o fa campeggio a valle, oppure vuole prendersi un semplice caffé nella piazzetta, ed andarsene; anche se magari potrebbe pagarlo di più (eh già perché Maratea ha la sindrome di Capri, della Costa Azzurra e simili dove tutto è più caro, specialmente i ristoranti). Magari potrebbero  concederci una “libertà condizionale”, o vigilata; magari per alcune ore di mattina ed alcune di pomeriggio e lasciare zona pedonale solo la sera. Mah!

Fatto un sondaggio tra  gli sparuti turisti  che ciondolavano verso le 9 di mattina: tutti lamentavano gli stessi disagi e la mancanza di libertà, al punto da non voler più tornare.  Poi abbiamo chiesto in giro  e abbiamo saputo che i commercianti si sono ribellati a questa situazione. Nostri  abili  investigatori-per caso, ci hanno fornito in copia sia  la risposta dell’Amministrazione alla petizione dei commercianti, sia la replica di questi ultimi. Ecco i documenti, valutateli da soli, che nel frattempo noi andiamo a fare un giro al  Cristo Redentore.




Già…il Cristo Redentore! Quell’obbrobrio sproporzionato di statua  pseudo brasiliana, con la Sindrome di Marfan, fatta realizzare dal colonizzatore-usurpatore-abitatore e privatizzatore  degli spazi più belli di  Maratea, ossia la buonanima del Conte Rivetti che, portando certo sul luogo personaggi "illustri", attraverso questi ha fatto, diciamocelo, i cazzi suoi; ed anche un grande danno, regalando ai  suoi boschi dei micidiali scoiattoli di vattelappesca, molto chic, che non hanno nemici naturali e stanno facendo crollare  alberi secolari, terrorizzando anche i turisti. Gli animaletti ormai sono diventati sfacciati e può darsi che te li possa ritrovare in cucina  se hai preso casa, nella tenda se sei in campeggio, al tavolino della colazione del tuo albergo o a scorrazzare tra le macchine. Perciò portati le noccioline eadotta uno scoiattolo, tanto ormai non c’è rimedio: almeno sfamali e forse salverai un albero!


Anche i turisti per caso sentono sollevarsi miasmi fognari e vedono le acque piene di 
alghe mucillagini, ossia quelle che danno un aspetto untuoso alle acque.
Non stupisce però che siano state date bandiere e bandierine blu o verdi....dal momento che anche nel Cilento, e soprattutto a Pollica (patria del sindaco  Vassallo, già sindaco di Acciaroli, assassinato dalla camorra), Acciaroli e  comuni limitrofi, l'acqua marina, pur essendo una fogna a cielo aperto piena di enterococchi (fecali e quindi fognarii) avevano ricevuto, come Maratea,  una caterva di onorificenze di "qualità" ambientale.  Probabilmente avranno  avuto anche loro amici importanti, o sotto le stesse bandierine...chissà!  Fatto sta che dopo una segnalazione  qualche anno fa
  alla Capitaneria del Porto di Maratea sull'aspetto schifoso dell'acqua e sui numerosi e vari oggetti che vi si rinvenivano, nulla è cambiato, a parte la chiusura  "inaspettata" della discarica  cittadina e il provvidenziale e generoso ed "autorevole" intervento del Presidente De Filippo (che, presidente di tutta la Regione, naturalmente  ha la discarica  proprio a casa sua), il quale ha accolto i rifiuti di Maratea. Bella e facile pubblicità, ovvio, ma niente più bagni nell'olio forse miracoloso di San Biagio, a Maratea!! Ma povero San Biagio che c'entra? Salutiano anche lui nella sua chiesetta già che ci siamo.


Saliamo allora con la macchina fino al parcheggio doveobbligatoriamente la devi lasciare (anche lì videosorveglianza, non si sa se zona libera fino alle 8 per tutti o solo per gli autorizzati), e pagare il balzello che comprende anche la navetta (o meglio la carretta) che ti trasporterà in alto. Il parcheggiatore è gentile ma c’è una signora rabbiosa che s’inalbera quando le segnalo che le navette-carrette non hanno, su tutti i sedili le cinture di sicurezza, e su quelli che ce l'hanno  gran parte non funzionano.  Pretende anche di avere ragione, e pretende di farmi sentire una “fissata”, se solo rivendico il miosacrosanto diritto alla sicurezza, sancito anche dalle legge. Sembra che l’anomalia siano le nostre legittime pretese  piuttosto che quei catorci vecchi con vestiti nuovi, che non si sa come lavorino indisturbati. Sarebbe bastato che l’arcigna “signora” riconoscesse la pecca e forse avremmo chiuso un occhio, ma l’arroganza e la pretesa di aver ragione, ci hanno spinto a segnalare la cosa ai  Carabinieri del luogo, affinché procedano ai dovuti controlli. Forse,  o evidentemente, l’Amministrazione non controlla granché se ha consentito loro di trasportare anziani e bambini  che devono per forza essere sani, saper deambulare, salire, aggrapparsi a non so cosa (non essendoci maniglie almeno volanti, idonee; o supporti "come negli autobus pubblici"; nei quali, secondo la signora, “si viaggia in piedi e non ci sono cinture di sicurezza”) e non avere neppure paranoie e vertigini. Facciamo  il viaggio d’andata  col patema d'animo, dopo aver cambiato tre sedili e una navetta-carretta del Mare-tea. Solo andata, certo; perché il ritorno, per la nostra incolumità, preferiamo farcelo rigorosamente a piedi. Alla faccia del servizio e che servizio! Due anni fa, mia zia anziana non poteva salire per l'altezza dei predellini..diversa compagnia di gestione ma stessi problemi. Pulmini, adesso, che sembrano nuovi rispetto a quelli di prima ma...invertendo il disordine dei fattori, il disservizio non cambia.

Facciamo allora qualche foto al panorama? E perché no! Subito fatto un clik dell’ORRORE: vediamo che hannosventrato anche la collina (già deturpata dall’Hotel Pianeta), per farne una cava. Follia pura, orrendo impatto ambientale. 




Certo, si chiude inaspettatamente una discarica di rifiuti, persventrare una montagna, deturpandola! Ottima idea.

E lasciamo perdere le foto che è meglio, viene da piangere! Guardate.



Anzi, facciamoci una foto dove l’abusivismo edilizio (che mai troverà soluzione perché perpetrato principalmente da “personaggi” intoccabili, forse gli stessi portati dall'abusivo Rivetti, che si è impossessato  anche di una torre medievale..) almeno è INVISIBILE, perché sono riusciti a scavare strade  impervie nella roccia e verso l’interno, nel giro di una notte, e a  costruire case e ville completamente nascoste dalla  vegetazione,   forse nella stessa notte o in qualche giorno (eh si, perché c’è gente che  ne ha  “i mezzi” e non parliamo solo di ruspe). Vox populi dice ci siano anche ville di magistrati..., non ho conferme dirette, ma se fosse vero... chi controlla e chi punisce chi?

Tornati alla  nostra macchina sani e salvi, grazie a Dio, decidiamo di andare a rincuorarci con un bagnetto, magari alla  famosa “Secca” . Ma giunti là troviamo l’ennesimo balzello: il parcheggiatore. Quanto costa ad ora? Otto euro ingresso, anche se si sta un’ora.  Beh magari paghiamo anche 80 euro ma ci tocca  comunque scarpinare fino alla mini-spiaggetta dove magari troviamo un bar scalcagnato e senza gelati,  una micro-spiaggetta magari sporca, poi col caldo infernale dobbiamo risalire a piedi. E gli impianti?  Ce ne avete? Avete pensato ai disabili e agli anziani? No. Avete pensato che senza servizi non si possono chiedere 8 euro solo d’ingresso magari anche solo per andare a curiosare? Dunque ennesima discriminazione  per le famiglie che, in questo periodo di “secca nazional popolare” vorrebbero fruire perlomeno di spiagge libere e di annessi parcheggi, liberi anche questi (visto che la terra è di tutti, le spiagge sono del Demanio Statale e  Maratea  DOVREBBE ESSERE SEMPRE PIU’ LIBERA), senza doversi necessariamente   far spolpare dai soliti avidi. 

Il nostro commento? Eccolo: “Siete diventati tutti matti per caso, a Maratea?”. 

Dietrofront della macchina e non per tirchieria ma per principio. 

Tenetevi  dunque la Secca al secco,  il Cristo mostruoso e i pulmini scalcagnati-fuori norma-insicuri; tenetevi i ristoranti  alti-sonanti con le micro-porzioni a peso-prezzo d’oro, tenetevi il porticciolo  con i  locali burini arricchiti (i ricchi veri se ne vanno da qualche altra parte in Italia e nel mondo dove almeno trovano servizi e vitalità),  tenetevi l’unica nobiltà  che ha  “rivettato” l’impossibile (visto che i nobili se ne vanno anche quelli altrove).  Tenetevi, soprattutto, la vostra Amministrazione sorda e cieca che neppure vede labruttezza crescente di quella che era definita LA PERLA del TIRRENO e la addobba di telecamere, di cartelli e divieti, di orrendi espositori, di ORRENDI vasi di cemento all’ingresso.






Tenetevi Maratea che non è affatto né più libera, né più bella. 

La spiaggia di Castrocucco NON HA UN SOLO POSTO MACCHINA LIBERO, tutti i posti a pagamento. E' normale? La situazione dei lidi continua da Castrocucco a San Nicola Arcella. E' normale?


Se un’amministrazione funziona  così per questi specifici problemi, (..e lo notano i turisti, non i cittadini per quanto velenosi o "contrari" possano essere) è un guaio, ma guaio peggiore è se non funziona neppure  la minoranza, ossia chi dovrebbe evitare gli errori  della prima, per il bene della città e dei suoi abitanti.

Tenetevi  allora stretto tutto proprio tutto, perché non riuscirete a tenervi stretti i turisti; quelli  non torneranno e se ne andranno, magari a “quel paese”, ma un altro paese;
un altro.

Maratea? No grazie. Aloha!!!


Occorre ricordare in questo frangente un grande Sindaco che davvero garantì alla cittadinanza la fruizione delle meravigliose spiagge, andando personalmente a rompere le scatole a Roma, al Governo, per ottenere ascolto sulle potenzialità di Maratea, pretendere fondi da investire per la città e garantire economia e progresso ai suoi cittadini. E l'ascolto lo ebbe eccome! E Maratea fiorì e si abbellì e crebbe; e tutti andavano e venivano e tornavano.

Un Sindaco che ebbi il piacere di conoscere: Fernando Sisinni; il quale dovette poi anche subire infamie, dopo tutto quello che aveva fatto (e forse proprio questa circostanza lo portò alla morte in giovanissima età).  Forse ora è inquieto nella sua tomba, nel vedere dall'alto come si è ridotta la sua amata Maratea! Grazie Fernando del tuo impegno proficuo e di imperitura memoria.

 

Il Sindaco attuale non lo conosco, non ho nulla contro di lui, non abito e non voto a Maratea; ma il tono della risposta ai commercianti NON MI PIACE, così come non mi piace il degrado evidente.
Le istanze sono giuste e non sono personalismi.
Molti turisti le hanno fatte proprie, me compresa.
Auguri a tutti i Marateoti di buona volontà e di lungimiranza...


DIRITTO DI REPLICA

Pubblico volentieri la replica giuntami a nome del Sig.Sindaco Rag.Di Trani
Specificando che Maratea resta comunque bella nonostante il disagio e il degrado al quale però non ha replicato come mi sarei aspettata:

1)  L'isola pedonale, specialmente in una cittadina che non ha altre vie d'accesso alternative, deve per logica avere  dei tempi "ragionevoli" ;  di fatto paralizza non solo l'attività commerciale (di cui Maratea vive) ma anche quei turisti che, impossibilitati  o disagiati a deambulare, volessero solo  passarci.

2) Dove scaricano le fogne di Maratea?

3) Avete controllato tramite le mappe di Google che non ci siaabusivismo lungo la costa e la strada sovrastante?

4) Come mai circolano quei pulmini carenti di cinture di sicurezza?

5) E' forse bella quella montagna rosicchiata dalle ruspe...contro un panorama mozzafiato?

Vede...caro Sindaco, il problema dei commercianti è davvero marginale rispetto a tutto il resto.

Ho ricevuto tanti messaggi di condivisione; probabilmente suoi avversari, "cavalcheranno" quanto ho scritto, strumentalizzandolo..ma le giuro, non ho interlocutori. Piuttosto tanta gente di Maratea mi conosce come attivista, medico, amica e sa che non accetterei alcuna strumentalizzazione; del resto l'ho scritto: non ho nulla contro di Lei. Sto però notando dappertutto, nelle zone di mare limitrofe, una sorta di "follia" e non ho certo risparmiato altri sindaci (vd post su Praia-Tortora).

 E' sicuro che la Sua Amministrazione, se ha fatto qualcosa di buono sarà premiata. Io non posso entrare nel merito della vita amministrativa ma solo sottolineare ciò che da "turista" insieme a mia nipote, abbiamo verificato de visu (e non  saputo de relato).
Sarà un piacere conoscerla appena se ne presenterà l'occasione, magari dopo l'estate, quando resterà la "fauna umana stanziale". Non me ne voglia! Magari si avesse sempre il coraggio di sottoscrivere ciò che si pensa. Ho sempre nutrito un amore per Maratea, ci sono venuta fin da piccola e continuerò a venirci, ma da turista no di certo. Buon lavoro e cordiali saluti


Maratea, 25 luglio 2011


   Gentile Sig.ra Pozzi,

Sono Mario Di Trani, il Sindaco di Maratea. Anch’io non ho il piacere di conoscerLa. Spero che un giorno ci si possa conoscere. A me non dispiacerà. 
Dopo aver letto il Suo “Maratea? No Grazie”, Le confesso che istintivamente mi è venuta la voglia, rispetto alla Sua lunga arringa, di un  brevissimo messaggio di risposta “Grazie, in ogni caso. Addio e Buona Fortuna”. E questo non perché non mi piace confrontarmi o perché sono allergico alle critiche. Quando, però, la critica è a 360 gradi e nulla è salvato, né, dopo aver detto tutto il male possibile, c’è un solo accenno, seppur timido e fugace, a “qualcosa” fatta più o meno bene, magari anche solo involontariamente, allora nasce il sospetto che quanto si è scritto risponde ad una logica che nulla ha a che vedere con la critica formulata con intenti costruttivi. 
Ma io Signora, Le sembrerà strano, non sono arrabbiato con Lei o con altri, anche anonimi, e questo non è bello, – Lei almeno si è firmata –  che, condividendo il Suo scritto, diranno peste e corna di Maratea e dello scrivente in particolare. 
Sono adirato con qualche mio Concittadino/a che Le ha offerto “materiale” per scrivere il Suo articolo e non si rende conto che la sua rabbia, quella del Cittadino/a, ovviamente – attenzione! Di rabbia si può anche scoppiare – non danneggia la mia Persona, come i Suoi Interlocutori nostrani vorrebbero, ma soltanto Maratea e quindi anche i propri interessi, avendo attività commerciali nel Centro Storico di Maratea. Si può essere più….di così?
Una sola riflessione rispetto ad un tema specifico: l’ “Isola Pedonale”. 
Io considero l’ “Isola Pedonale” un VALORE, un AVANZAMENTO DI CIVILTA’. L’ “Isola Pedonale” non è una scoperta marateota, come Lei certamente saprà avendo, immagino, girato il mondo. Con l’Isola Pedonale e altri provvedimenti, questa Amministrazione Comunale è mossa dall’intento di mettere il Turista in condizioni di godersi la propria vacanza in un ambiente diverso da quello nel quale vive tutto l’anno e da cui spesso fugge per sottrarsi al caos del traffico cittadino, allo smog, ai rumori, all’insicurezza (leggi: videosorveglianza), ecc. Lo dica ai Suoi Interlocutori nostrani di farsene una ragione. Io spero che l’Isola Pedonale resti anche dopo di me: in ogni caso, ci rimarrà almeno fino a quando sarò, sempre orgogliosamente e dopo esserlo stato per ben tre volte in epoche diverse, Sindaco di Maratea solo per amore della mia Terra e senza lucrare mai per interessi personali e familiari. Pensi che qualcuno mi giudica, addirittura,  un buon “fessacchiotto”, per non essere stato capace, quantomeno dopo tanti anni in politica, di “sistemare” i propri figli a Maratea.  
La risposta ai Commercianti, mi dispiace che Lei non l’abbia gradita, era l’unica possibile. 
Rispetto alla chiusura della Sua lettera “...il degrado evidente”, mi consola il fatto che, oltre alla “Bandiera Blu” e alle “5 Vele” ottenute non per la protezione di qualche Potente, ricevo quotidianamente testimonianze di Turisti che apprezzano moltissimo Maratea e non solo per le sue bellezze ma anche per quello che gli Amministratori fanno, pur in tempo di gravi difficoltà economiche.     
 Arrivederci e cordiali saluti.

 Mario Di Trani, Sindaco di Maratea



Maratea, 26 luglio 2011

Gentile Signora,

         La ringrazio per l’ospitalità.
         Stia tranquilla, in autunno, quando i Turisti avranno lasciato Maratea – spero dopo una bellissima vacanza – non mi sottrarrò affatto al dovere morale, prima ancora che politico, di rispondere a tutte le domande poste nella sua famosa lettera ed anche ad altre nuove domande che nel mentre, girando per Maratea, le verrà di farmi.
         Cordiali saluti e ancora Buone Vacanze.

         Mario Di Trani Sindaco di Maratea


Sig.Sindaco
grazie anche a Lei per la cortesia

Agnesina Pozzi
La Brigantessa di Chiaromonte...



AGGIORNAMENTO GIOVEDI' 4 agosto 2011 una tragedia a Maratea, Lido IL PALO, è morto un ragazzo di 17 anni, che si era arrampicato su una parete per un tuffo. Si è staccato un pezzo, quindi la parete non era stabile e forse doveva essere messa in sicurezza e ne doveva essere vietato l'accesso oppure si doveva avvisare con cartelli della pericolosità dell'arrampicata. A questo punto c'è da chiedersi se  i lidi siano a norma, abbiano il bagnino e quanto necessario al salvataggio e se le spiagge libere siano fornite di cartelli che avvisano della mancanza di presidi di salvataggio.
 

Untitled from Uno Tv on Vimeo.
La morte annunciata...


e  ci mancava anche la denuncia di Ulderico Pesce...






AGGIORNAMENTI 20 DICEMBRE 2011
Ieri sera sono stata chiamata in Caserma a Praia  per ricevere 2 domande (la richiesta partiva dai Carabinieri di Maratea): se fossi l'autrice di questo scritto e se intendessi fare denuncia all'Autorità Giudiziaria. La prima risposta è ovvia, salvo lo specificare che il Sindaco di Maratea ha avuto possibilità di replica su questo scritto e che, pur avendole promesse entro la fine dell'anno, non ha fornito ulteriori spiegazioni sulle questioni poste.
La seconda è stata:
"NO, perché suppongo che i cittadini di Maratea si siano mossi in merito e perché essendo lo scritto di dominio pubblico, l'Autorità può ben svolgere gli accertamenti su quanto dichiarato.

Ditemi voi....c'è mica bisogno di querela di parte per indagare e/o perseguire eventuali reati sulla sicurezza pubblica, sulle discariche, sull'abusivismo!!!  E poi, diciamocelo..ma se non denunciano i marateoti, perché dovrei farlo io personalmente..dato che la MIA DENUNCIA L'HO GIA' FATTA  e al mondo intero via internet? Ditemi voi se per caso, il fatto di aver dichiarato e sottoscritto di NON VOLER FARE DENUNCIA, possa consentire l'archiviazione di tutte le cose abbastanza gravi, denunciate invece pubblicamente. Io non lo so.


 

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