Purtroppo non è andata bene a tutti e definire RACCAPRICCIANTI le storie che ho appreso, in privato e in pubblico, è pleonastico. I "bastardi dentro" esistono dappertutto, in tutte le professioni ma non c'è professionista più disgustoso di colui che approfitta della disperazione, del bisogno di aiuto, di salute o di giustizia e che in ragione di ciò esercita un bieco potere sul malcapitato di turno.
Alcune storie meritano una menzione speciale, perché equivalgono alla recitazione di UN REQUIEM a ciò che chiamiamo comunemente "umanità", riferendoci a quel senso (che si fa sempre più aleatorio) di appartenenza ad una specie vivente evolutasi alla luce di quelli che oggi sembrano essere diventati disvalori: solidarietà, serietà, onestà, considerazione dei bisogni altrui, fedeltà ecc..ecc.
Il PATROCINIO INFEDELE è la più odiosa delle manifestazioni negative dell'arte forense.
Cosa c'è di peggio che TRADIRE il proprio assistito, accordandosi tacitamente con la controparte, magari per spartire un "bottino" assicurativo?
Fa parte di questa miseria professionale anche il "patrocinio estorsivo" nel momento in cui l'avvocato di un sindacato trattiene la metà di soldi che un lavoratore deve ricevere, magari dopo decenni di enormi sacrifici, dopo aver buttato il sangue in fabbrica o con lavori massacranti;
poi c'è la categoria degli "amministratori di sostegno" che altro non fanno se non privare un cittadino dei suoi diritti, della sua libertà, della sua autonomia economica, gestendo e di fatto espropriando immensi patrimoni con la complicità di qualche potente cloaca limitrofa.
E c'è l'avvocato-evasore che esige una parcella esorbitante in denaro liquido e senza fornire alcuna ricevuta, prima di aver scritto un solo rigo, prima di aver partecipato ad una sola udienza, e soprattutto con l'intenzione di fare un bel nulla...tanto il cliente non ha nulla su cui basarsi, nessun documento che attesti il denaro consegnato a quel RAPINATORE in doppiopetto, cashmere e cravatta intonata. Ancora più schifoso è chi approfitta di persone umili, ignoranti o con problematiche esistenziali e psico-fisiche che al momento non sanno difendersi da simili intoccabili iene.
Ed esiste il "patrocinio incompetente", laddove un perfetto azzeccagarbugli, laureatosi a stento o grazie ad amicizie influenti, riesce a far condannare un innocente, a far pagare una somma che non si doveva pagare, a far prescrivere un diritto perché non presenta le carte.
Ed esiste il "patrocinio delinquenziale", laddove il delinquente togato, anche di sesso femminile s'intende, estorce la fiducia del suo assistito/a (magari costretto/a a letto perché vittima di un infortunio sul lavoro e dichiarato/a schizofrenico/a per non risarcire il danno cerebrale), e si fa dare la delega sul suo conto corrente per svuotarlo senza nessuno scrupolo, senza pensare che butterà sulla strada un invalido/a;
A tutti questi luridi MAIALI UMANI, indegni di essere affiancati perfino ai veri suini, dico:
avvocaticchi e avvocaticchie, ponete rimedio al male che avete fatto e smettete di angariare la povera gente spingendola al suicidio. Verrà il tempo che qualcuno di veramente potente giudicherà voi e non avrete avvocati a difendervi, neppure col patrocinio gratuito, di cui quasi mai informate i vostri clienti indigenti;
mediconzoli e mediconzole, professoroni e professo-fesse, arriverà il tempo per voi di avere sofferenze veramente atroci e veramente incurabili! Nessun collega vi potrà aiutare nel giorno dell'ultimo Giudizio, e nessuno se ne importerà del vostro curriculum comprato o ottenuto dallo sfruttamento di giovani talenti.
VERGOGNA! Voi siete la feccia di onoratissime e nobili professioni, dovrebbero cacciarvi a calci nel culo, ma spero che in un sussulto di dignità facciate la vostra toga o il vostro camice a striscioline, ne otteniate una corda e ve la giriate intorno al collo. Forse allora, e solo allora, Dio avrà pietà di voi.
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