Sul finire degli anni 70 Bruno Donzelli comincia la sua ricerca sugli eventi e i protagonisti dell'arte nel nostro secolo. Le opere avranno come tema principale il "casellario"dell'arte.
Quest'opera, dal titolo "TRA MAN RAY E CHRISTO", è altamente indicativa di questo percorso; vi troviamo le "citazioni" attraverso simboli-sintesi, chiaramente identificabili, dell'essenza artistica di Jasper Johns, Max Ernst, Francis Picabia, Kurt Schwitters, Piero Manzoni, Yves Klein, Marcel Duchamp, Cèsar, Joseph Beuys, Robert Rautchenberg, Arman e...dulcis in fundo.. un misterioso "pacchetto" di Christo nel quale possiamo immaginare qualunque opera e che, a sua volta, è idealmente "siglato" da ulteriori artisti come in un ideale UROBORO primordiale.
L'opera è del 1978 e pur non essendo in catalogo ha un enorme valore antologico ed una importanza fondamentale essendo la "progenitrice" delle altre a seguire, evolutesi sullo stesso tema.
Particolarmente cara al Maestro, egli l'ha tenuta per oltre un trentennio sulla sua testa, a casa sua, dietro la scrivania, come mi ha personalmente riferito.
Ci sono opere che, al di là del loro valore di mercato, non hanno prezzo, se rapportate all'emozione che riescono a trasmettere e alle tracce di sentieri "in potenza", ancora tutti da percorrere.
Questa è appunto una di quelle: di inestimabile valore.Almeno per me.
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